Il punto di vista multiplo può essere un ottimo strumento per creare un’atmosfera movimentata. Tuttavia, ci sono delle difficoltà intrinseche. Infatti, ogni volta che viene aggiunto un punto di vista la complessità del romanzo si moltiplica in modo esponenziale.

Se vuoi tentare questa strada, dovrai destreggiarti per riuscire a illustrare nel modo corretto sia i personaggi sia la progressione della storia. In questo articolo andrò a scomporre i differenti elementi che concorrono alla scrittura del punto di vista multiplo e ti parlerò di come affrontarli senza problemi.

1. Differenzia le voci

Iniziamo a parlare della differenziazione delle voci, perché è uno degli argomenti più vasti da trattare.

Quello che devi fare è dare a ogni punto di vista una propria personalità e non dovrà mai succedere che due persone pensino o si esprimano nello stesso modo. Quindi, prepara una buona scheda per tutti i personaggi che rappresentano un punto di vista in modo da rendere coerenti azioni e discorsi con il tipo di punto di vista che intrepretano.

Ogni punto di vista deve suonare in maniera unica e differente dagli altri. Il tuo obiettivo è fare in modo che il lettore possa individuare, non appena comincia a leggere, di chi sia il punto di vista, senza che i capitoli vengano etichettati.

Se le voci sono troppo simili il risultato sarà quello di generare una confusione in cui il lettore perderà traccia di chi sta parlando, cosa che devi evitare assolutamente. Può essere uno degli aspetti più difficili dell’utilizzo del punto di vista multiplo, quindi considera la complessità del modo di parlare dei tuoi personaggi, il vocabolario che usano, come strutturano le frasi, il tono. Devi individuare un tono più leggero o più serio, più divertente, più sarcastico, più formale, ecc., a seconda del personaggio.

2. Costruisci il mondo dei personaggi

C’è un altro elemento di difficoltà nell’utilizzo del punto di vista multiplo: costruire un mondo differente per ogni personaggio.

Se parliamo della scrittura in terza persona, tanto più il narratore è distante tanto più simili possono risultare le voci dei personaggi. Quindi, se hai un narratore distante che stia osservando i personaggi e magari abbia accesso ai loro pensieri allora puoi permetterti di far apparire le loro voci più simili. Questo per il fatto che tutto viene filtrato dalle percezioni del narratore.

Se vuoi scrivere con una terza persona vicina o in prima persona, allora è fondamentale che ci sia una chiara distinzione tra le voci dei personaggi. Alcuni autori possono anche scegliere di mettere errori di grammatica in frasi semplici per rendere chiaro in background del personaggio.

3. Valuta la necessità di inserire ogni punto di vista

Una delle cose più importanti da fare è considerare se tutti i punti di vista siano davvero necessari. Spesso durante la scrittura ci si accorge di avere bisogno di meno punti di vista di quanti se ne erano progettati.

Ricorda quello che ti ho detto prima, più punti di vista aggiungi più aumenta la complessità nella stesura della tua opera e potresti anche aumentare il livello di difficoltà per il lettore.

L’unica buona ragione per aggiungere un punto di vista è valutare se la prospettiva di un personaggio aggiunga qualcosa di nuovo e importante alla storia che non possa essere espresso dal punto di vista di un altro.

4. Considera la portata della storia

Più la portata della tua storia è ampia, più potrebbe crescere il numero di punti di vista di cui hai bisogno. Ad esempio, Il Signore degli Anelli ha una portata enorme e per questo ci sono i punti di vista di molti personaggi. Al confronto con un solo narratore dove l’obiettivo del libro è concentrarsi su una sola persona, ne Il Signore degli Anelli, lo spettatore può chiedersi a chi appartenga la storia. In quanto è molto difficile rispondere con un solo personaggio.

Se facendoti la domanda specifica “Di chi è questa storia?” puoi rispondere che è di un solo personaggio non hai bisogno di creare un romanzo con punto di vista multiplo. Al contrario, se concettualmente riguarda un ambito molto ampio, allora hai bisogno di molteplici punti di vista per raccontarlo.

5. Crea una buona interazione tra i vari punti di vista

Siamo arrivati alla parte più divertente di avere più punti di vista che è l’interazione tra queste varie prospettive. La cosa importante è valutare in che modo si intersecano, in quanti punti e in che modo si influenzano a vicenda. Se hai tre personaggi diversi che raccontano tutti la propria storia nello stesso libro e non si influenzano mai, allora hai solo tre romanzi separati. Anche se i personaggi che esprimono i punti di vista sono molto distanti geograficamente, il lettore dovrebbe percepire che in qualche modo si influenzano anche se non si incontrano mai.

Inoltre, se hai più punti di vista e i personaggi non si conoscono dall’inizio, il lettore vuole vedere un qualche tipo di convergenza in cui almeno i personaggi più importanti si incontrano o convergono in una situazione.

Per decidere come impostare l’interazione tra i vari personaggi dovrai pensare a quali sono le diverse trame e come interagiscono tra di loro. Dovrai anche chiederti se quello che vuoi scrivere possa appassionare i tuoi lettori.

In generale è molto eccitante per i lettori se le storie dei vari personaggi stanno per convergere e vengono coinvolti quando iniziano a muoversi l’uno verso l’altro. Quindi, gioca su questo aspetto fondamentale per creare divertimento, tensione, pathos per i tuoi lettori.

Se vuoi imparare a gestire perfettamente il punto di vista e tutte le tecniche di Scrittura, clicca qui Adesso!